La domanda può essere trasmessa via PEC all'indirizzo ispettoratoudine@certregione.fvg.it oppure presentata/spedita alla sede dell'Ispettorato Forestale di Udine sita in Via Sabbadini 31, Udine.
La dichiarazione di cui all'art. 50 comma 2 del D.P.R.G. 0274/2012 dev'essere presentata via PEC all'indirizzo ispettoratoudine@certregione.fvg.it oppure presentata/spedita alla sede dell'Ispettorato Forestale di Udine sita in Via Sabbadini 31, Udine almeno 15 giorni prima, per consentire eventuali osservazioni tecniche o specifiche prescrizioni contenenti modalità esecutive.
Nell’ambito del procedimento è riconosciuto il diritto di accesso civico ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), ed il diritto di accesso ai documenti amministrativi ai sensi della legge 241/1990 e ss.mm.ii. (Nuove norme sul procedimento amministrativo) e della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso).
La domanda di accesso può essere trasmessa via PEC all'indirizzo ispettoratoudine@certregione.fvg.it oppure presentata/spedita alla sede dell'Ispettorato Forestale di Udine sita in Via Sabbadini 31, Udine.
Contro il provvedimento finale è esperibile ricorso al TAR FVG nel termine di 60 gg. o in alternativa ricorso straordinario al Capo di Stato nel termine di 120 gg., entrambi decorrenti dalla data di notifica o comunicazione dell’atto o dalla piena conoscenza di esso.
Direttore Centrale Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche - Via Sabbadini 31 Udine
tel. 0432 555323 / 0432 555306
e-mail: agricoltura@regione.fvg.it
In caso di inerzia o ritardo da parte del responsabile del procedimento, ai sensi dell'articolo 19, comma 10 del Regolamento di organizzazione dell'Amministrazione regionale, il Direttore centrale può fissare un termine perentorio entro il quale il Direttore competente deve adottare gli atti. Qualora l'inerzia permanga, o in caso di grave inosservanza delle direttive impartite che determini pregiudizio per l'interesse pubblico, il Direttore centrale, previa informativa all'Assessore competente e contestazione, può avocare a sé gli atti. In caso di particolare motivata urgenza il Direttore centrale può procedere all'adozione degli atti senza contestazione.