Si accenna, in quanto materia afferente, alla legge regionale 31 maggio 2002, n. 14, e s.m.i., in particolare gli articoli 50, 50 bis e 51
Si rinvia al Titolo IV (Diritto di accesso ai documenti amministrativi) della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso).
Strumenti ordinari di tutela amministrativa e giurisdizionale riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato.
Avverso il provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente, ai sensi del Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n. 104 e s.m.i. o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 e s.m.i., da presentarsi entro il termine perentorio, rispettivamente, di 60 e 120 giorni dalla data di notifica.
È, altresì, ammesso ricorso avverso il silenzio ai sensi dell’articolo 117 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 da proporsi nel termine indicato all’articolo 31 comma 2 del medesimo decreto legislativo.
In caso di inerzia o ritardo da parte del responsabile del procedimento, ai sensi dell'articolo 19, comma 10, del Regolamento di organizzazione dell’amministrazione regionale e degli Enti regionali, approvato con decreto del Presidente della Regione 27 agosto 2004, n. 0277/Pres., pubblicato sul B.U.R. del 10 settembre 2004, I Supplemento straordinario al B.U.R. n. 36 dell’8 settembre 2004, S.S. n. 16, e s.m.i., il direttore centrale può fissare un termine perentorio entro il quale il direttore competente deve adottare gli atti. Qualora l’inerzia permanga, o in caso di grave inosservanza delle direttive impartite che determini pregiudizio per l’interesse pubblico, il direttore centrale, previa informativa all’assessore competente e contestazione, può avocare a sé gli atti. In caso di particolare motivata urgenza il direttore centrale può procedere all’adozione degli atti senza contestazione. Qualora le circostanze di cui al presente comma riguardino direttori di servizi ricompresi in un’area, il direttore centrale procede d’intesa con il vicedirettore centrale preposto all’area. Nello specifico, ai sensi del comma 6 del citato articolo 19, il direttore centrale preposto alla Direzione centrale competente in materia di finanze assume la denominazione di Ragioniere generale. Nella Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie è incardinato l’ufficio del procedimento, da considerarsi anche quale unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, ovvero, al 2.1.2018, il Servizio gestione patrimonio immobiliare - indirizzo: TRIESTE, Corso Cavour, 1 – telefono: 040 3772462 – fax: 040 3772142 - e-mail: patrimonio@regione.fvg.it; posta certificata: finanze@certregione.fvg.it)
Il Ragioniere generale, al 2.1.2018, è il dott. Paolo Viola: indirizzo:
TRIESTE - Corso Cavour, 1 e-mail: paolo.viola@regione.fvg.it
telefono: 0403772010